Tra le preoccupazioni maggiori degli imprenditori c’è sicuramente la riduzione del carico fiscale che deve avvenire, chiaramente, nel pieno rispetto della normativa vigente. Per raggiungere l’obiettivo è necessario avere una strategia in grado di mettere insieme i numerosi strumenti disponibili: dalla scelta della corretta forma giuridica in base alla mole di fatturato, passando per il controllo di gestione mensile, fino ad arrivare alla costruzione di un gruppo societario solido.

Data la sua importanza per le aziende, abbiamo ribattezzato la strategia per la riduzione del carico fiscale in: “la strada verso l’optimum fiscale”.

Di seguito, il grafico esemplificativo.

Nella parte verticale del grafico (asse delle ordinate) è presente il fatturato annuo dell’azienda e nella parte orizzontale (asse delle ascisse) la forma giuridica più corretta da adottare. Come si evince dal grafico, fino ai 65.000 euro vi è convenienza fiscale nel restare nel cosiddetto regime forfettario, per poi passare a una S.r.l.s. e salire ad una S.r.l. tradizionale al raggiungimento dei 250.000 euro di fatturato.

Infine, è consigliabile dirigersi verso le più complesse holding e aziende internazionalizzate, rispettivamente a quota 500.000 euro di fatturato e al milione.

Ovviamente la strada verso l’optimum fiscale è un modello standardizzato che prescinde dalle singole situazioni. Infatti, l’importo corretto per il passaggio da una forma giuridica all’altra non sarà sempre fedele a quello indicato nel grafico.
Il modello rimane comunque estremamente utile per comprendere che: all’aumentare del fatturato è necessario anche modificare la forma giuridica della nostra azienda, in modo da ottenere vantaggi sia dal punto di vista fiscale che dal punto di vista economico-strategico. Ricordiamo che, nell’ottica di un commercialista e di un imprenditore evoluto, non si può considerare esclusivamente l’aspetto fiscale, quanto avere una strategia a 360° gradi.

La scelta della corretta forma giuridica permette di proteggere al meglio il nostro patrimonio personale tramite la cosiddetta autonomia di capitali: strumento normativo secondo il quale delle obbligazioni contratte da una società di capitali risponde la società stessa con il proprio patrimonio, senza intaccare il patrimonio personale dell’imprenditore.

A beneficiare dell’autonomia di capitali sono le S.r.l.s., S.r.l. e S.p.A., vale a dire tutte le società di capitali. Le tipologie societarie indicate nella scala dell’optimum godono quindi di una migliore protezione del patrimonio personale, ad eccezione del regime forfettario che infatti manifesta la propria utilità prettamente nella fase iniziale dell’attività aziendale.

Gli strumenti per raggiungere l’optimum fiscale

Chiaramente all’interno di ognuna delle forme giuridiche indicate vanno applicati diversi strumenti per raggiungere l’optimum fiscale. Quello sicuramente propedeutico alla riduzione del carico fiscale, e a una migliore organizzazione aziendale in termini generali, è il controllo di gestione mensile. In concreto si tratta di un file Excel, che il commercialista invia all’azienda, utile a fotografare l’andamento mensile. Il file aiuta l’imprenditore a stabilire gli obiettivi per il mese successivo in termini fiscali e soprattutto in termini di reddittività.

Un’analisi così puntuale permette la corretta applicazione dei vari strumenti di ottimizzazione fiscale come il compenso da amministratore con relativo trattamento di fine mandato, le indennità chilometriche, il welfare aziendale e lo sfruttamento dei crediti d’imposta: tutte strategie che permettono di ridurre di almeno un terzo il carico fiscale di un’azienda.

Federico Pampana